Sarroch (Cagliari), 2019 Le palme all’ingresso del centro abitato di Sarroch ricordano ai paesani la celebre Palm Beach in Florida.Nella costa sud-occidentale della Sardegna, a 30 km dal capoluogo sardo, sorge Sarroch, “sa rocca”, la roccia che predomina su tutto il territorio, testimone del cambiamento di un piccolo villaggio agro-pastorale in un paese che oggi conta 5200 abitanti.
Petroliere al largo di Sarroch (Cagliari) 2019.Il 14 gennaio del 1965 con un carico di 85.000 tonnellate di greggio proveniente dal Kuwait la World Grace ormeggia al ponte della S.A.RA.S (Società Anonima Raffinerie Sarde), uno dei poli petrolchimici più grandi del Mediterraneo , con una produzione di 300.000 mila barili al giorno.
Veduta della raffineria S.A.RA.S (Società Anonima Raffinerie Sarde).Sarroch (Cagliari), 2019.Il piano straordinario di rinascita della Sardegna numero 588/62 venne votato e approvato dal Consiglio Comunale di Cagliari senza consultare la popolazione e gli organi preposti. Si trattò di un massiccio intervento esterno indirizzato al finanziamento per l’industrializzazione dell’isola per strapparla da quella che per alcuni era una condizione di povertà strutturale.“Agli inizi degli anni 60 qualcosa cambiò per sempre le sorti del villaggio di Sarroch: Il paese ha la conformazione di una conca per cui la sua era una posizione strategica anche per via della giusta profondità dei fondali. Inoltre non furono tante le persone ad auspicare per Sarroch un futuro migliore.” ( A.C.)
Sarroch ( Cagliari), 2019Rosaria e sua sorella gemella sono nate e cresciute a Sarroch, la vita di adulte le ha separate, Maria vive a Cagliari mentre Rosaria è rimasta in paese dove ha costruito una vita col marito.“Vendemmo un terreno alla S.A.RA.S. per poche lire, ci promisero lavoro per tre generazioni , ma non abbiamo mai avuto copia di quel contratto.”
Sarroch ( Cagliari), 2019Il nuraghe "Sa Domu e S’Orcu” posizionato sul colle “ Sa Punta” a 107 metri s.l.m. domina tutta la piana di Sarroch. Nonostante il territorio comprenda numerosi insediamenti archeologici di età nuragica., è l’unico ad essere stato valorizzato .Il patrimonio culturale inestimabile è oscurato dalla presenza della raffineria in un paese dedito totalmente all’industria.
Statua della Madonna Nera nel cimitero di Sarroch (Cagliari), 2019.Per i lavori di ampliamento del cimitero comunale di Sarroch sono stati stanziati 260mila euro provenienti dalle casse comunali, per un numero totale di 250 posti, inoltre l’obiettivo è quello di rendere più accogliente l’ultima dimora dei Sarrochesi ,dichiara nel 2018 l’assessore al Lavori Pubblici Andrea Guiso.
Io mi ricordo che la battuta ricorrente era: “accetti di più che dicano che tua moglie è puttana piuttosto che parlare male di Moratti.”Messaggio ricevuto su Facebook da un Sarrochese, sovrapposto alla fotografia di Angelo Moratti , imprenditore lombardo nel settore petrolifero che nel 1962 intravede nuove possibilità di sviluppo e a seguito del fruttuoso successo siciliano, decide di approdare in Sardegna ,costituendo la S.A.RA.S. ( Società Anonima Raffinerie Sarde) con sede a Sarroch.
Veduta parziale da Google Maps della raffineria S.A.RA.S ( Società Anonima Raffinerie Sarde) Sarroch (Cagliari), 2019L’agglomerato industriale di Sarroch inizialmente si estendeva su una superficie di 180 ettari, questo vasto territorio apparteneva in gran parte a due importanti famiglie non originarie di Sarroch:I marchesi di Villahermosa , proprietari di Villa D’Orri , dimora estiva dei Savoia erano i maggiori detentori delle terre individuate per la costruzione della raffineria , e viste le nuove possibilità di guadagno entrano subito in trattativa per vendere i possedimenti.La famiglia Siotto originaria di Orani, un paese della Barbagia, possedeva 40 ettari dei 180 da espropriare, non vedendo un reale vantaggio nell’industrializzazione del paese, si fecero espropriare le terre piuttosto che venderle. Oggi gli impianti si estendono su una superficie di circa 800 ettari.
Muro di cinta della raffineria S.A.RA.S. ( Società Anonima Raffinerie Sarde). Sarroch (Cagliari), 2019.C’è solo un muro a dividere un impianto industriale a rischio elevato di incidente dal centro abitato del paese e nonostante la legge preveda un piano di emergenza esterna ,a Sarroch non sono mai state fatte neanche le esercitazioni. Eppure dal punto n.19 del Piano d’Emergenza della Prefettura di Cagliari risulta : “Al fine di verificare le diverse procedure di emergenza previste nel presente piano ed apportarne eventuali necessari aggiustamenti si svolgeranno delle esercitazioni con cadenza annuale, l’esito di queste esercitazioni sarà valutato da parte di apposita Commissione che sarà istituita in questa Prefettura.”
Documentazione tratta dai quotidiani locali riguardanti le malattie tumorali della zona di Sarroch, dall’archivio di Teresina Perra, presidentessa di Aria Noa, associazione salute e ambiente di Sarroch (Cagliari), 2019
Ritratto di Maria Beatrice, 63 anni di Sarroch (Cagliari), 2019.Maria Beatrice è stata impiegata metalmeccanica per dieci anni in Sarcomi, ditta esterna alla S.A.RA.S ( Società Anonima Raffinerie Sarde) e da anni è nel direttivo di Aria Noa, associazione salute e ambiente di Sarroch.. Il marito anch’essi lavoratore in Saras chimica, è morto per un’adenocarcinoma al cardias a all’età di 44 anni. Dopo nove anni dalla morte del marito anche la figlia Giorgia si ammala e viene operata per un carcinoma alla tiroide. Nel 2017 Maria Beatrice si ammala di un tumore al seno:ha già fatto due cicli di chemioterapia e dovrà fare terapia ormonale per cinque anni.“ Da piccola c’’era un sogno che tornava ricorrente, avevo circa otto anni…La raffineria era un museo e io ci lavoravo come cicerone…ogni volta sognavo qualche particolare nuovo… mi turbava vedere nei tubi scorrere del sangue e mi svegliavo spaventata. Oggi a distanza di tempo ho capito che il mio era un sogno premonitore, si sono ammalate tantissime persone, anche alcune a me care. L’industria oltre al benessere ha portato la morte.”
Veduta dell’impianto fiaccola della S.A.RA.S. ( Società Anonima Raffinerie Sarde).Sarroch ( Cagliari), 2019Alla presenza dell’allora ministro dell’industria Giulio Andreotti ,nel giugno 1966 venne inaugurata la Saras (Società Anonima Raffinerie Sarde).Come lui stesso ha affermato:“ Ho saputo che l’87% dei dipendenti qui dentro sono sardi e me ne rallegro, tanto più che molti sono tornati da oltre Tirreno dove avevano cercato lavoro che in passato non riuscivano a trovare nella loro isola”.
Tosatura delle pecore a Sarroch (Cagliari), 2019.Secondo il medico veterinario di Sarroch, Giuseppe Scioni, non si riscontrano problemi di salute negli animali domestici, neanche nelle greggi che pascolano nei terreni limitrofi alla raffineria.
Veduta parziale dell’impianto S.A.RA.S ( Società Anonima Raffinerie Sarde).Sarroch (Cagliari), 2019La ricerca epidemiologica svolta da otto ricercatori di fama internazionale e pubblicata nel 2013 sulla rivista dell’Università di Oxford “Mutagenesis” dichiara :“ Quattordici casi di tumore al sistema emo-linfatico su 5.000 abitanti residenti. Le leucemie colpiscono a Sarroch il 30% in più rispetto al resto della Sardegna e potrebbero essere collegate al benzene distribuito nell’aria delle grandi industrie a stretto contatto con case e palazzine. (…)I 75 bambini delle scuole elementari e medie di Sarroch costituente il campione della ricerca presentano incrementi significativi di danni e di alterazioni del DNA rispetto al campione di confronto estratti nelle aree di campagna, Burcei ( CA)”.
Ecografia di un cittadino di Sarroch con presenza di massa tumorale.Sarroch ( Cagliari), 2019Claudia Zuncheddu, Medico ISDE ( Associazione Medici per l’Ambiente) dichiara:“ Come medico ISDE sulla base dei dati scientifici, senza addentrarmi nei dettagli delle indagini epidemiologiche, del perché l’aria che si respira a Sarroch e dintorni sia maleodorante, del perché le centraline per il monitoraggio dell’aria della salubrità dell’aria non funzionano…prendo atto che a Sarroch è più facile morire”.
Sarroch ( Cagliari), 2019Carmelo Mura é pescatore da diverse generazioni inoltre è presidente dell’associazione “Salva il Mare” che si batte per la salvaguardia dell’ambiente.
Sarroch (Cagliari), 2019“Nessuno a Sarroch compra i prodotti ittici locali, vengono venduti al mercato rionale di Cagliari , il pesce spesso puzza di nafta, ma qui nessuno dichiara che è inquinato, non c’è nessuna dichiarazione scritta da parte delle autorità .” (Dichiarazione anonima)
Testimonianza scritta di Marco Corda, Sarroch (Cagliari), 2019La testimonianza di Marco Corda , cresciuto tra i pascoli a Sarroch, oggi promotore della cultura sarda , ci racconta di quando qualche anno fa aiutò un amico a sventrare degli agnelli che pascolavano nei terreni vicini alla raffineria, ma dovettero buttare via le viscere perché puzzavano di zolfo. Secondo lui il suo paese è ricco di potenzialità ma il Sarrochese ne è ignaro.
Sarroch ( Cagliari), 2019.Dichiarazione anonima:“ Io non ho nessun problema a dire che la S.A.RA.S inquina molto, e la cosa peggiore è che le istituzioni stanno zitte."
Veduta dell’impianto fiaccola della S.A.RA.S. ( Società Anonima Raffinerie Sarde).Sarroch ( Cagliari), 2019
Laura Mallus, maestra della scuola d’infanzia di Sarroch, ha perso entrambe le cugine malate di leucemia, avevano 11 e 29 anni.Le sue dichiarazioni sono molto forti, e spesso contestate. Sostiene che Sarroch viva legata ad un sistema camorristico, e lo definisce un paese di venduti:“ Gli abitanti del mio paese sono come morti , ma nessuno si è preoccupato di dare loro una degna sepoltura. La puzza non è solo dovuta all’attività dell’industria ma anche alla decomposizione dei loro cadaveri. Hanno perso le speranze, sono apatici e vivono non come artefici delle loro vite, ma come vittime del fato. Un ‘anziano qualche tempo fa mi disse che i Sarrochesi hanno venduto l’anima al diavolo.Magari l’avessimo venduta al diavolo, ci sarebbe stato un tornaconto maggiore!”.
Canaletta per la raccolta delle acque piovane delle serre di Carlo Romanino, ex imprenditore agricolo, corrosa presumibilmente da metalli pesanti. Sarroch (Cagliari), 2019.Nel 2012 Carlo Romanino sottopose ad analisi le serre di famiglia,17 210mq in località “Leonaxi" a 450 metri in linea d’aria dalla raffineria. A destare sospetto oltre ad un’anomala corrosione delle canalette per la raccolta dell’acqua piovana , che andava a confluire in un laghetto utilizzato per l’irrigazione, è stata la coltivazione andata a male del valore di 11.000 euro di piantine di pomodoro Camone, prodotto che esportavano al nord Italia.I risultati delle analisi dichiarano il suolo inquinato da metalli pesanti :Zinco 15.805 mg/kg contro un valore soglia <150Vanadio 247mg/kg contro un valore soglia <90Arsenico 113mg/kg contro una sogli di <20Anche le analisi delle acque evidenziano alte concentrazioni di allumino e piombo. Nel 2017 l’azienda di Carlo Romanino chiude con denuncia alla S.A.RA.S ( Società Anonima Raffinerie Sarde) con l’accusa di inquinamento ambientale.La S.A.RA.S contesta con decisione l’attribuibilità di qualsiasi inquinamento ambientale all’attività produttiva del suo impianto di produzione, il tribunale di Cagliari richiede una consulenza ma il Consulente Tecnico D’Ufficio incaricato rinuncia all’incarico in fase istruttoria.É la stessa. S.A.RA.S che in una relazione inviata nel 2016 al Ministero dell’Ambiente dichiara che la contaminazione dei terreni è contenuta e riguarda prevalentemente gli idrocarburi pesanti, e che la quasi totalità dell’inquinamento è stata riscontrata in corrispondenza dei primi 3 metri di sondaggio. Dal 2017 ad oggi Romanino dichiara di aver cambiato 8 legali per abbandono della causa.
Disegno di D.B. 10 anni, Sarroch (Cagliari) 2019.“La Saras è una raffineria molto grande e ci lavora tanta gente, anche se io sono contrario a lasciarla li vicino al mare. Poi dalla Saras si spargono un sacco di gas tutti diversi ,inquina la Sardegna”.
Ritratto di I. 65 anni, commerciante di Sarroch ( Cagliari), 2019Si sente profondamente sola e abbandonata nella sua battaglia che ormai dura da quasi 20 anni, quando a seguito di alcune visite le diagnosticano dei noduli alla tiroide dopo una terapia durata due anni i noduli si sono triplicati, si è sottoposta ad una operazione per asportarli. Passa un’anno e l’ incubo si ripete, le diagnosticano un’altro tumore, adesso convive con 1/3 di stomaco. Si ammala di sarcoidosi polmonare, una malattia infiammatoria “multisistemica” ovvero che può colpire diversi organi e tessuti, contemporaneamente la sua pelle si ricopre di vescicole rosse pruriginose, come si legge in varie ricerche una delle possibili cause scatenanti di questa patologia è la presenza nell’atmosfera di particelle inquinanti. A Signora I. Sono stati asportati anche l’utero e le ovaie, ancora oggi combatte la sua dura battaglia, ma la cosa più dolorosa è stato scoprire che anche il marito era malato, un tumore al polmone e uno alla vescica.
Imbarcazioni affondate nel porto Foxi di Sarroch (Cagliari), 2019.La S.ARA.S (Società Anonima Raffinerie Sarde), produce posti di lavoro, ma altrettanti ne ha cannibalizzato nel tempo. Le attività dell’economia tradizionale di Sarroch , scompaiono progressivamente. Anche la pesca muore lentamente: un terzo delle acque è interdetto alla navigazione mentre grosse petroliere approdano giornalmente sui pontili della raffineria, influendo sull’ecosistema marino e danneggiando i fondali.Non mancano poi gli incidenti o le irregolarità, come quella denunciata dalla Capitaneria di Porto di Cagliari che a gennaio 2019 ha messo in stato di fermo la petroliera battente bandiera delle Isole Marshall per il malfunzionamento dell’impianto di separazione dalle acque di sentina ,utilizzato per la depurazione dei residui oleosi e consentirne lo scarico in mare nel rispetto dei parametri ambientali.
Veduta dell’impianto Tas (trattamento acque reflue). Sarroch ( Cagliari), 2019Le acque reflue non possono essere reimmesse nell'ambiente poiché i recapiti finali ,come in questo caso il mare, non è in grado di ricevere una quantità di sostanze inquinanti superiore alla propria capacità autodepurativa. La raffineria di Sarroch è attrezzata con dei sistemi di emergenza per raccogliere le piogge torrenziali entro un certo limite, superato il quale, come in caso di un’alluvione il sistema potrebbe andare in crisi. In quelle circostanze straordinarie la raffineria si trova costretta ad aprire delle serrande a mare e sversare le acque.
Veduta notturna della raffineria S.A.RA.S ( Società Anonima Raffinerie Sarde) Sarroch,(Cagliari), 2019Oggi il gruppo S.A.RA.S ( Società Anonima Raffinerie Sarde) è una società per azioni attiva anche nel settore energetico attraverso la controllata SARLUX beneficia della delibera del Comitato Interministeriale dei prezzi adottata nel 1992 (CIP6 ), che prevede incentivi per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate. La società SARLUX produce energia elettrica bruciando TAR ,olio combustibile pesante altamente inquinante, derivato dallo scarto della lavorazione del petrolio. Rivendendola al gestore dei Servizi Energetici ad un prezzo superiore a quello di mercato, i costi di tale incentivo vengono finanziati dai consumatori finali con l’addebito in bolletta alla voce A3 (oneri di sistema).É il TAR a tenere in piedi la SARLUX , che ne brucia 150 tonnellate l’ora. Il residuo da origine al Filter Cake altamente tossico per la presenza di metalli pesanti tanto da provocare il cancro al solo contatto con la pelle. Inoltre la SARLUX gode di una priorità di dispacciamento in rete, che le permette di non avere concorrenza nel mercato.
Fumata nera visibile da Torre degli Ulivi, proveniente dall’impianto fiaccola dalla raffineria S.A.RA.S. Sarroch ( Cagliari), 2019.L’associazione Aria Noa si occupa di ambiente e salute,Teresina Perra ne è la presidentessa, originaria di Carbonia si trasferita a Sarroch nel 1972. Notò subito una polvere nera che si depositava nel cortile di casa, e nel 1990 insieme ad un gruppo di cinque mamme raccolse 2500 firme su 5000 abitanti in merito ai casi di leucemia del paese, ma non ricevettero mai risposta dagli organi competenti.Oggi l’associazione compie quindici anni è attiva con tante difficoltà, perché la crisi occupazionale impaurisce la cittadinanza che preferisce non esporsi. Ritiene che parlare di ambiente e salute a Sarroch sia quasi impossibile, e lei come le poche persone che affrontano questi argomenti si sentono in qualche modo sole e abbandonate.
“Imperfetto Futuro” , opera dell’artista locale Giuliano Sale, attualmente esposta nella biblioteca di Sarroch (Cagliari), 2019
“Non riesco a persuadermi di come un Dio Benefico e onnipotente li abbia volutamente creati, con l’espressa intenzione che essi si nutrano entro un corpo vivente.”É così che Charles Darwin in Letter to Asa Gray (1860) descrive gli Icneumonidi, una famiglia di insetti parassitoidi che depongono le uova all’interno dell’organismo ospite, immettendo una sostanza paralizzante nel cervello delle vittime di modo che, senza ucciderlo immediatamente, la larva possa nutrirsi della carne viva dell’ospite. All’inizio non provocano grandi danni, ma a lungo andare ne divorano gli organi interni, fino alla distruzione del sistema nervoso, e quindi alla morte della preda.Il parassitismo è una forma d’interazione biologica fra due specie di organismi, che contempla casi dove la simbiosi (syn=insieme, bios=vita) è sopraffazione.
SIMBIOSI
Sarroch: Storia di una colonia lombarda.
Sarroch (Sardegna), 2019
© Claudia Piras
Molti viaggiatori e scrittori hanno esaltato la sua bellezza, la Sardegna isola nel Mar Mediterraneo immersa in un paesaggio che ospita le vestigia della civiltà nuragica in un territorio di montagne, pianure e lunghe spiagge sabbiose.
In questo scenario sorge Sarroch, paese costiero nel sud ovest dell’isola, spogliatesi da oltre cinquant’anni della sua identità agro-pastorale per ospitare la S.A.RA.S. (Società Anonima Raffinerie Sarde) costituita nel 1962, e ancora attiva, dall’imprenditore lombardo Angelo Moratti.