VERITÀ NASCOSTE

Terra dei fuochi e Triangolo della morte (Campania), 2019

© Vittorio Bonanni Caione

Regione Campania, 2 siti di interesse nazionale(SIN), e 5 ex SiN.
90 comuni campani coinvolti, ed una popolazione esposta di circa 3 milioni di persone, solo nel territorio decretato "Terra dei Fuochi".
Diverse centinaia di siti inquinati mappati da ARPAC, in attesa da anni di analisi approfondite e “bonifiche”.
Incessante superficialità nei controlli, collusioni camorristiche continue nella gestione dei cicli di rifiuti. 
Nel frattempo la Campania continua ad avere un’ elevatissimo tasso di tumori.
L’alta percentuale di territori avvelenati della Campania, ha provocato un’estrema “attenzione e sensibilità” alle problematiche d’inquinamento ambientale.
Le fondamenta del progetto “Veritas”, sono un gruppo di attivisti della “Rete di Cittadinanza e Comunità”  spinti dalla necessità di conoscenza.
Coinvolgendo e collaborando con l’Università Federico II di Napoli, il Cav(Centro Antiveleni) del Cardarelli, e l’ oncologo internazionale Prof. Antonio Giordano, aprono una nuova strada verso cura e prevenzione di malattie oncologiche senza precedenti.
L’obbiettivo principale di “Veritas” è analizzare il sangue allo scopo di misurare qual è la portata dell’inquinamento ambientale sulla salute umana effettuando test tossicologici all’avanguardia per i cittadini che vivono nelle aree a rischio, fornendo loro assistenza indirizzando i soggetti positivi ai test, presso la struttura sanitaria del Cav (Centro antiveleni) del Cardarelli.
La terapia chelante può essere applicata per il trattamento di alcune intossicazioni dovute all’accumulo di metalli pesanti nell’organismo.
Il progetto punta a fare chiarezza sugli effetti che le matrici ambientali inquinate (aria, acqua, terra) possono avere sulla salute dei cittadini esposti per ragioni non professionali.
Verificando il nesso di causalità tra manifestazioni patologiche tumorali e presenza di sostanze tossiche sangue.
L’esito dei risultati dei dati raccolti ha confermato la tesi sulla quale si è sviluppato il progetto, ovvero la possibilità di disintossicarsi attraverso la terapia chelante.

Il progetto ha l’obiettivo generale di fare chiarezza sugli effetti che le matrici ambientali inquinate (aria, acqua, terra) possono avere sulla salute umana. 
Realizzando un’indagine tossicologica condotta dal basso, reclutando volontari tra i malati oncologici residenti nelle aree a rischio.
Verificando il nesso di causalità tra manifestazione patologiche tumorali e presenza di sostanze tossiche nell’ambiente circostante, dimostrando la presenza di sostanze chimiche nel sangue.
Ulteriore attività prevede di garantire sostegno economico ai familiari dei malati oncologici che si sottoporranno ai test, fornendo loro assistenza indirizzando i soggetti positivi ai test, presso la struttura sanitaria del Cav ( centro anti veleni) del Cardarelli.
Infine, l’articolata e complessa azione di comunicazione e advocacy prevista nella fase finale del progetto avrà un duplice obiettivo.
Ottenere specifica tutela anche per i cittadini esposti a livelli di contaminazione per ragioni non professionali.
Interloquire con le Istituzioni locali e nazionali al fine di potenziare gli strumenti di prevenzione primaria e secondaria indispensabili per ridurre l’insorgere di tali patologie tra la popolazione., ottenendo una tutela anche per i cittadini esposti a livelli di contaminazione per ragioni non professionali.
Attivare capillari attività di comunicazione e diffusione dei risultati attraverso azioni formative non formali e azioni di sensibilizzazione dirette ad un pubblico più ampio e non già sensibilizzato.
Il progetto prevede inoltre una fase di analisi dei dati raccolti, attività di diffusione dei risultati e attività di advocacy sulle istituzioni nazionali, per ottenere specifica tutela anche per i cittadini esposti a livelli di contaminazione per ragioni non professionali.